Ribay è una di quelle cose semplici ma difficili da spiegare,un po' come la passione per la moto: come fai a spiegare cosa si prova? Le sensazioni,le emozioni,i gesti...

Un mezzo giro di chiave che accende un rombo nell'aria che come tuono sovrasta tutto: il frastuono del traffico fatto di chi come te si danna ogni giorno per il proprio lavoro,le richieste del superiore,l 'atteggiamento dei colleghi.

Il piede sinistro che innesta la marcia accompagnata da un “clock” come fosse il primo battito del cuore dopo un lungo arresto cardiaco e, forse, non è un caso che quella leva si trovi proprio a sinistra.

Obblighi e doveri vengono spazzati via dal vento, il suono del motore richiama l'anima a sé,la strada che scorre lascia i pensieri alle spalle, non per fuggire ma per andare dove vuoi veramente essere.

Ogni percorso fatto nella vita lascia qualcosa di rotto dentro

Ogni chilometro in moto ti aggiusta.

Ribay è il posto in cui vorresti essere,le strade che vorresti percorrere,il locale dove entri senza conoscere nessuno ma sei connesso con tutti,dove il dottore e il vagabondo sbattono il boccale di birra in saluto perché profumano entrambi di benzina,portati dalle loro moto a quello che sono,lontano da quello che devono essere.

Ribay è loro

Ribay sei tu

Ribay è me